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Villino Donnini

La facciata del villino

Si tratta di un'interessante costruzione, molto più simile alla tipologia del palazzetto, realizzata su un salto di quota tra la via Pio XII e il colle degli Orti Giorgioli, differenza di quota notevole, per cui sono necessari un alto basamento e i tre piani dell'edificio per superarla.
Fu costruito tra il 1934 e il 1936, e ospitò, al piano primo, la Caserma della Guardia di Finanza, al piano secondo, la rsidenza del Comandante di Stazione, mentre il terzo piano era riservato esclusinamente alla famiglia proprietaria.

Villino Donnini

Il giardino del villino

Il fronte interno di quest'ultimo, si affacccia verso il parco, un giardino all'italiana, il cui disegno oggi si è perso, ma che mantiene ancora la vegetazione originale, come le palme, dall'alto fusto che si staliano nel verde.

Villino Ida Mattei

Il villino

Si tratta di un villino con torrino, realizzato intornoagli venti del Novecento, da una delle famiglie Mattei, che avevano allora molti possedimenti in Cave. Fu proprietà di Padre Paolo Mattei, sacerdote di Cave e cappellano Militare, decorato per le molte battaglie cui partecipò. Combattè nella prima guerra mondiale e nella guerra di Libia, terra dove trascorse alcuni anni. Proprio a questa sua permanenza e alla conoscenza di questa terra si deve lo stile orientale della villa.

Villino Ida Mattei

Dettaglio della bifora "arabeggiante" del torrino

Il gusto orientale delle decorazioni è quello che senza dubbio, caratterizza maggiormente questo villino, 

Villino Pinci

Già Venzi, già Fagiani

Il villino, sito lungo la nuova strada via Pio XII, apparteneva alla famiglia Fagiani, che lo fece costruire o lo  acquistò, tra il 1905 e il 1925. In seguito al matrimonio tra una ragazza della famiglia Fagiani e un esponente della famiglia Venzi, il villino passò in proprietà a questi ultimi, proprietà  che mantennero sino al 1952. Venne in questo anno, acquistato dai Pinci, divenendo la residenza, tra l'altro, di S. E. Monsignor Antonio Pinci (di cui, ancora oggi, ne possiamo osservare lo stemma).

Villino Pinci

Già Venzi, già Fagiani
Dettaglio della voluta che sostiene il balconcino dell'ultimo livello

La residenza è caratterizzata da molti elementi decorativi che rispecchiano la sensibilità e il carattere floreale dell'epoca, risultando tuttavia, soluzioni decorative di grande originalità; su tutti, spicca li bugnato angolare del torrino, che va rastremando dal terreno verso l'alto, e che conferisce slancio e leggereza alla struttura, ponendo il torrino stesso in risalto. Altra soluzione raffinata, si presenta al primo piano del torrino, un apertura tripartita da colonnine, quasi uninterpretazione Liberty della più antica tipologia di finestra "termale". Le ringhiere dei balconcini sono in ferro battuto, elaborate secondo gli stilemi del periodo, e realizzate probabilmente da botteghe locali.

Villino Ciambrone

Già Mattei

E' sicuramente tra i villini più particolari della città, uno dei primi ad essere realizato, ben prima del 1920, da Bernardino Mattei, eclettico artigiano di Cave, esperto nelle arti del legno e delle costruzioni.

Villino Ciambrone

Già Mattei
Il balconcino e la finestra dai caratteri neo-gotici

Questo villino si caretterizza sopratutto per la muratura di blocchi di tufo squadrati, lavorati a gradina e lasciata a vista, con decorazioni a rilievo in laterizio, dipinte di rosso, che definiscono le aperture, il marcapiano e le cornici del sottotetto. le aperture sono a ad arco, con cornici a sesto acuto, mentre nel torrino, le aperture sono rettangolari, che hanno la funzione di illuminare il corpo scala. Di notevole interesse è la soluzione dell'affaccio del primo piano, sul fronte principale, con un balconcino a balaustre in legno, dal disegno a bifore, e con un oculo lobato; lo stesso motivo della bifora e dell'oculo è ripreso nella finestra.

Villino Mattei

Il villino

Villino costruito prima del 1920, pensato e realizzato anch'esso da Bernardino Mattei e alla cui realizzazione, sopratutto per gli aspetti decorativi, ha lavorato Gaetano Mattei, ebanista e decoratore di Cave.
Fu realizzato lungo il percorso della nuova strada, accanto al villino "neo-gotico", ma in posizione più arretrata, con un piccolo e grazioso parco.

Villino Mattei

La cornice in stucco di una finestra

Le decorazioni sono originali e particolari; dalgli stucchi che caratterizzano sia le cornici delle finestre, sia i decori del sottotetto, i cui temi ricorrono anche in altri villini di Cave, e sono opera di Gaetano Mattei, che incise le sagome nel legno.
La casa è rialzata dal terreno ad un seminterrato, e l'accesso principale è messo in risalto dalla loggia classicheggiante, acui si accede tramite una doppia rampa di scale, dall forma ellittica.

Villino Giorgi - Rocca

Il villino

L'edificio si trova in prossimità dell'ex stazione ferroviaria. E' di dimensioni notevoli certamente maggiori rispetto agl altri villini della zona. Recenti restauri, condotti dagli attuali proprieteri, hanno permesso di recuperare, quei caratteri archetettonici e decorativi tipici del gusto dell'epoca.

Villino Giorgi - Rocca

Le diverse decorazioni in stucco della cornici delle finestre del primo e secondo piano

Il piano terra, decorato da un elegante bugnato appena accennato, era destinato ad ospitare i magazzini della casa; i piani superiori, trattati con semplice intonaco su cui spiccano i marcapiani e le cornici delle finestre, sono quelli destinati ad abitazione.
Di grande interesse è la ringhiera del piccolo sul prospetto principale, anchessa elaborata con temi floreali, alto esempio delle capacità artistiche ed artigianali delle maestranze locali, realizzata alla fine degli anni Venti, dal fabbro Ettore Foschi.

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Villino Giorgi - Rocca

Il villino

E' un edificio particolare, dallo sviluppo longitudinale, realizzato su uno stretto lotto al lato della stazione.
Isieme con il suo simmetrico, sito nella parte opposta della piazza della stazione, rappresenta la volontà di definizione di uno spazio urbano, secondo un disegno ragionato e ben definito, senza tralasciare il gusto architettonico e decorativo del periodo. Nel 1938, era presnte, al pianterreno del villino, il Bar della Sig.ra Serina Vincenzi, che dava ristoro a quanti arrivavano a Cave con il "trenino" delle Ferrovie Vicinali. Il villino, è stato da poco restaurato. In occasione di questi lavori, il torrino è stato impreziosito da vetrate che riamano lo stile Liberty, mentre l'inerno, da un pavimento in marmo di Carrara e onice e da deliziosa ringhiera in ferro battuto con inserti in vetro policromo, opera delle maestranze locali (fratelli Alvaro e Alberto Romano).

Villino Giorgi - Rocca

Dettagli del fregio, si noti la differenza di tono, tra il fondo del fregio e l'intonaco

Il torrino è l'elemento archettonico più evidente, vi si aprono ampie finestre trapezoidali, oggi con pregiate vetrate, decorate dal complesso disegno che riprende lo stile dell'epoca.
A marcare lo sviluppo longitudinale corre in sommita un fregio dagli elaborati temi naturalistici, interrotto dalle aperture del secondo piano.
In origine entrambi gli edifici erano circondati dai giardini della stazione, creando con questa una stretta relazione.

Villino Faltelli

Il villino

I villino fu realizzato attorno agli anni Quaranta, su una porzione di terreno stretto tra la ferrovia e la strada principale di via Pio XII; un lotto stretto e lungo su un lato della piazza antistante la stazione. 
Pur se realizzato su un lotto di dimensioni ridotte e dalla morfologia particolarmente allungata, l'edificio, denota un carattere elegante, ma anche funzionale nella distribuzione degli ambienti.

Villino Faltelli

Il torrino

L'edificio che oggi vediamo è frutto di diverse e ripetute modificazioni, che ne hanno alterato la morfologia iniziale.
Nel corso della sua storia, vi fu anche l'intensione di aprire una finestra con balcone, con affaccio sulla piazza della stazione, come risulta dai documenti conservati nell'archivio del Comune.

Villino Rotondi

Il villino

Il villino si trova all'incrocio di viale Pio XII con via Giacomo Matteotti, fu realizzato già prima del 1910 ed appartenne alla famiglia Rotondi; si affacciava sul viale alberato della Cona, circondato dal suo spazio verde. mentre oggi, appare quasi oppresso dalle succesive costruzioni.

Villino Rotondi

Veduta complessiva del villino

L'insieme è sobrio ed elegante, con la piccola scalinata d' accesso a due rampe simmetriche, con le cornici in stucco delle finestre, il netto marcapiano e la decorazione angolare, a bugnato per il piano terra, prosegue al piano nobile liscia, come fosse una lesena.
E' interessante una piccola nicchia in travertino posta di fronte l'accesso del villino. Vi sono incise delle lettere, forse le iniziali della famiglia Rotondi. Ma sono particolari le decorazioni anch'esse incise in pietra, dal delicato movimento Liberty, alla sua base, a seguito dei lavori di restauro, è apparsa una data: 1911.